venerdì 14 giugno 2013

L'amicizia: un gradino verso Dio

In nome della carità perfetta noi amiamo molti che ci sono di peso e ci fanno soffrire: ci occupiamo di loro in tutta onestà, senza finzioni o simulazioni, ma con sincerità e buona volontà, e però non li ammettiamo nell'intimità della nostra amicizia. Nell'amicizia, invece, si ricongiungono l'onestà e la dolcezza, la verità e la gioia, l'amabilità e la buona volontà, il sentimento e l'azione. Tutte queste cose vengono da Cristo, maturano grazie a lui, e in lui raggiungono la perfezione. Dunque non è troppo impervio né innaturale il cammino che, partendo da Cristo che ispira in noi l'amore con cui amiamo l'amico, sale verso di lui che ci offre se stesso come amico da amare: così si aggiunge meraviglia a meraviglia, dolcezza a dolcezza, affetto ad affetto. (Da "L'amicizia spirituale" di Aelredo di Rievaulx)