E' molto istruttivo esaminare il «Trofeo dell'intolleranza anti-gay» promosso tempo fa da un settimanale italiano.
Si evince in modo chiaro che i gay si alterano molto di più per le dichiarazioni pacate e ragionevolissime, che non per le sparate obiettivamente raccapriccianti ("garrota", pulizia etnica, e così via).
Soprattutto, i gay non ci vedono più quando a parlare è un uomo di Chiesa.
Come sempre, dalla Chiesa ci si aspetta molto, ma non che dica la verità. (Aurelio Romano)