Un prete in mischia...>
*Ho scelto il rugby proprio perché nel mio essere prete sentivo due rischi nella mia testimonianza: l’individualismo e la tendenza ad operare teoreticamente. Il rugby è un ottimo antidoto: richiede un senso di squadra assoluto e ti riconduce a una salutare concretezza, non ho mai preso tante botte come in queste occasioni.
*Se qualcuno mi provoca su qualche argomento, sono disposto a parlarne fino a notte fonda. L’apologetica l’ho sempre coltivata. Non mi vergogno della fede: è un dono gratis, ma va ricercato.