sabato 31 dicembre 2011

Buon anno!

Essere attenti al mondo giovanile, saperlo ascoltare e valorizzare, non è solamente un’opportunità, ma un dovere primario di tutta la società, per la costruzione di un futuro di giustizia e di pace.
Si tratta di comunicare ai giovani l’apprezzamento per il valore positivo della vita, suscitando in essi il desiderio di spenderla al servizio del Bene. È un compito, questo, in cui tutti siamo impegnati in prima persona.


Senza Dio non c’è pace...>
Il Messaggio di quest’anno è anche un invito a un esame di coscienza a tutti i movimenti cristiani per la pace. Finora essi hanno devoluto il loro impegno a gridare contro le armi e i missili, le povertà e l’ambiente: tutte cose belle, ma forse hanno dimenticato che il primo contributo alla pace è testimoniare la verità, la loro stessa fede in Gesù Cristo.


Dalla LETTERA APOSTOLICA PORTA FIDEI IN FORMA DI MOTU PROPRIO di BENEDETTO XVI CON LA QUALE SI INDICE L'ANNO DELLA FEDE:

...anche oggi è necessario un più convinto impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede. Nella quotidiana riscoperta del suo amore attinge forza e vigore l’impegno missionario dei credenti che non può mai venire meno. La fede, infatti, cresce quando è vissuta come esperienza di un amore ricevuto e quando viene comunicata come esperienza di grazia e di gioia.



«Cari amici atei illuministi, io sto col Papa, non con le scimmie»
Norbert Hoerster è ateo ma anche un filosofo vero, per questo ha deciso di uscire dalla Fondazione Giordano Bruno, che in Germania ha criticato duramente il Papa dopo la sua visita di settembre, e scrivere un articolo al vetriolo contro il «nuovo ateismo» e «l'idea di illuminismo» dei suoi ex colleghi che pensano che l'uomo sia solo «il parente prossimo degli scimpanzé»