lunedì 19 settembre 2011

La legge di Dio è luce degli occhi e gioia del cuore.


Poni fine al male degli empi; †
rafforza l'uomo retto, *
tu che provi mente e cuore, Dio giusto.  (Dall'ora media di oggi.)


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Eco della voce di Dio

Un anno fa, il 19 settembre 2010, Benedetto XVI ha proclamato beato il famoso teologo inglese John Henry Newman. Durante l'incontro natalizio con la Curia Romana, svoltosi il 20 dicembre 2010, il Papa parlava ancora una volta di Newman, richiamando tra l'altro l'attualità della sua concezione di coscienza: "Nel pensiero moderno, la parola "coscienza" significa che in materia di morale e di religione, la dimensione soggettiva, l'individuo, costituisce l'ultima istanza della decisione. La concezione che Newman ha della coscienza è diametralmente opposta. Per lui "coscienza" significa la capacità di verità dell'uomo: la capacità di riconoscere proprio negli ambiti decisivi della sua esistenza - religione e morale - una verità, "la" verità. La coscienza, la capacità dell'uomo di riconoscere la verità, gli impone con ciò, al tempo stesso, il dovere di incamminarsi verso la verità, di cercarla e di sottomettersi ad essa laddove la incontra. Coscienza è capacità di verità, e obbedienza nei confronti della verità, che si mostra all'uomo che cerca col cuore aperto. Il cammino delle conversioni di Newman è un cammino della coscienza - un cammino non della soggettività che si afferma, ma, proprio al contrario, dell'obbedienza verso la verità che, a passo a passo, si apriva a lui".
Newman fece l'esperienza che coscienza e verità si appartengono, si sostengono e si illuminano a vicenda, che l'obbedienza alla coscienza conduce all'obbedienza alla verità. Ricorrendo spesso alla propria esperienza, il pensiero di Newman sulla coscienza è moderno e personalistico, caratterizzato da un'evidente impronta agostiniana. Per entrare nella questione, occorre all'inizio descrivere brevemente il significato della coscienza secondo Newman.
Con il tempo il termine coscienza ha assunto molteplici significati, che in parte sono anche contraddittori tra di loro. Newman - si legge in Sermon Notes - descrive il motivo centrale per questi contrasti con le seguenti parole: "Quanto alla coscienza, esistono due modalità per l'uomo nel seguirla. Nella prima la coscienza forma soltanto una specie di intuito verso ciò che è opportuno, una tendenza che ci raccomanda l'una o l'altra cosa. Nella seconda è l'eco della voce di Dio. Ora tutto dipende da questa differenza. La prima via non è quella della fede, la seconda lo è"...>