domenica 30 gennaio 2011

Beati coloro che il mondo considera sfigati

Per questo la Chiesa non teme la povertà, il disprezzo, la persecuzione in una società spesso attratta dal benessere materiale e dal potere mondano. Sant’Agostino ci ricorda che «non giova soffrire questi mali, ma sopportarli per il nome di Gesù, non solo con animo sereno, ma anche con gioia»  (BXVI)



Come pecore in mezzo ai lupi!
La pecora per la sua bontà non solo è aggredita dalle bestie feroci, ma è pure metaforicamente bistrattata dagli intelligentoni di questo mondo...però con un Pastore così mi sento al sicuro ;-)