Ateo denuncia Vescovo...>
Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati...>
La mula, nonostante fosse
stremata dal digiuno,
s’inchinò davanti all’Ostia
consacrata e rifiutò a biada...>
"Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile" ( cfr Gen 2,18 )
lunedì 31 gennaio 2011
Quel che non uccide...umilia.
Prima o poi tutti cadono da cavallo e l'orgoglio da certe altezze si schianta...invece le Tavole non si rompono!
Se vuoi sapere a cosa mi riferisco, leggi su Libertà e Persona - Associazione culturale
Oggi memoria di san Giovanni Bosco
Oggi memoria di san Giovanni Bosco
domenica 30 gennaio 2011
Beati coloro che il mondo considera sfigati
Per questo la Chiesa non teme la povertà, il disprezzo, la persecuzione in una società spesso attratta dal benessere materiale e dal potere mondano. Sant’Agostino ci ricorda che «non giova soffrire questi mali, ma sopportarli per il nome di Gesù, non solo con animo sereno, ma anche con gioia» (BXVI)
Come pecore in mezzo ai lupi!
La pecora per la sua bontà non solo è aggredita dalle bestie feroci, ma è pure metaforicamente bistrattata dagli intelligentoni di questo mondo...però con un Pastore così mi sento al sicuro ;-)
Come pecore in mezzo ai lupi!
La pecora per la sua bontà non solo è aggredita dalle bestie feroci, ma è pure metaforicamente bistrattata dagli intelligentoni di questo mondo...però con un Pastore così mi sento al sicuro ;-)
sabato 29 gennaio 2011
venerdì 28 gennaio 2011
Rinnovare l’Islam
È la prima volta che avviene un tentativo del genere da parte di personalità islamiche riconosciute.
Da asianews
Da asianews
giovedì 27 gennaio 2011
Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi, è nell'aria.
Primo Levi
"Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi, è nell'aria. La peste si è spenta, ma l'infezione serpeggia: sarebbe sciocco negarlo. In questo libro se ne descrivono i segni: il disconoscimento della solidarietà umana, l'indifferenza ottusa o cinica per il dolore altrui, l'abdicazione dell'intelletto e del senso morale davanti al principio d'autorità, e principalmente, alla radice di tutto, una marea di viltà, una viltà abissale, in maschera di virtù guerriera, di amor patrio e di fedeltà a un'idea".
da "L'asimmetria e la vita"
da "L'asimmetria e la vita"
martedì 25 gennaio 2011
PAPA/ Fate buon uso della vostra presenza nell’arena digitale
PAPA/ Facebook e gli altri social network: fate buon uso della vostra presenza nell’arena digitale | Pagina 1
La presenza in questi spazi virtuali può essere il segno di una ricerca autentica di incontro personale con l'altro se si fa attenzione ad evitarne i pericoli, quali il rifugiarsi in una sorta di mondo parallelo, o l'eccessiva esposizione al mondo virtuale.
La presenza in questi spazi virtuali può essere il segno di una ricerca autentica di incontro personale con l'altro se si fa attenzione ad evitarne i pericoli, quali il rifugiarsi in una sorta di mondo parallelo, o l'eccessiva esposizione al mondo virtuale.
lunedì 24 gennaio 2011
Parole sensatissime, ma non per chi non vuol sentire!
Sono un prete stufo di fango...>
Sono un prete. Un prete della Chiesa cattolica. Uno dei tanti preti italiani. Seguo con interesse e ansia le vicende del mio Paese. Non avendo la bacchetta magica per risolvere i problemi che affliggono l’Italia, faccio il mio dovere perché ci sia in giro qualche lacrima in meno e qualche sorriso in più.
Sono un uomo che come tanti lotta, soffre, spera. Che si sforza ogni giorno di essere più uomo e meno bestia. Sono un uomo che rispetta tutti e chiede di essere rispettato. Che non offende e gradirebbe di non essere offeso, infangato. Da nessuno. Inutilmente. Pubblicamente. Vigliaccamente.
Sono un prete che lavora e riesce a dare gioia, pane, speranza a tanta gente bistrattata, ignorata, tenuta ai margini. Un prete che ama la sua Chiesa e il Papa. Un prete che non vuole privilegi e non pretende di far cristiano chi non lo desidera, che mai si è tirato indietro per dare una mano a chi non crede.
Un prete che, prima della Messa della sera, brucia incenso in chiesa per eliminare il fetore sprigionato dalle tonnellate di immondizie accumulate negli anni ai margini della parrocchia in un cosiddetto cdr e che vanno aumentando in questi giorni.
Sono un prete che si arrabbia per le inefficienze dello Stato ai danni dei più deboli e indifesi. Che organizza doposcuola per bambini che la scuola non riesce ad interessare e paga le bollette di luce e gas perché le case dei poveri non si trasformino in tuguri.Sono un prete, non sono un pedofilo.
So che al mondo ci sono uomini che provano interesse per i bambini e, in quanto uomo, vorrei morire dalla vergogna. So che costoro sono molti di più di quanto credono gli ingenui. So anche che poco o nulla finora è stato fatto per tentare di capire e curare codesta maledizione.
Piaga purulenta la pedofilia. Spaventosa. Crudele. Vergognosa. Tra coloro che si sono macchiati di codesto delitto ci sono padri, zii, nonni, professionisti, operai, giovani, vecchi e anche preti.
Giovedì sera, trasmissione Annozero di Michele Santoro. Tantissimi italiani guardano il programma. Si discute di Silvio Berlusconi. Alla fine esce, come al solito, il signor Vauro con le sue vignette che dovrebbero far ridere tutti e invece, spesso, mortificano e uccidono nell’animo tanti innocenti. Ma non si deve dire. È politicamente scorretto. È la satira. Il nuovo idolo davanti al quale inchinarsi. La satira, cioè il diritto dato ad alcuni di dire, offendere, infangare, calunniare gli altri senza correre rischi di alcun genere. Una vignetta rappresenta il Santo Padre che parlando di Berlusconi dice: «Se a lui piacciono tanto le minorenni, può sempre farsi prete». Gli altri, compreso Michele Santoro, ridono. Che cosa ci sia da ridere non riesco a capirlo. Ma loro sono fatti così, e ridono. Ridono di un dramma atroce e di innocenti violentati. Ridono di me e dei miei confratelli sparsi per il mondo impegnati a portare la croce con chi da solo non ce la fa. Ridono sapendo che tanta gente davanti alla televisione in quel momento si sente offesa in ciò che ha di più caro e soffre. Soffre per il Santo Padre offeso e perché la menzogna, che non vuol morire, ancora riesce a trionfare. Per bastonare Berlusconi, si fa ricorso alla calunnia. E gli altri ridono.
Vado a letto deluso e amareggiato, sempre più convinto che con la calunnia e la menzogna – decrepite come la befana o come le invenzioni di qualche battutista e di qualche sussiegoso giornalista-presentatore televisivo – non si potrà mai costruire niente di nuovo e stabile. E il giorno dopo scopro che alla Rai, finalmente, stavolta qualcuno s’è indignato. Spero solo che adesso Vauro e Santoro e qualcun altro che non sto a ricordare non facciano, loro, le vittime. E che in Italia ci sia più di qualcuno che comincia a farsi avanti e, senza ridere, dice chiaro e tondo che non si può continuare a infangare impunemente quegli onesti cittadini dell’Italia e del mondo che sono i preti.
Sono un uomo che come tanti lotta, soffre, spera. Che si sforza ogni giorno di essere più uomo e meno bestia. Sono un uomo che rispetta tutti e chiede di essere rispettato. Che non offende e gradirebbe di non essere offeso, infangato. Da nessuno. Inutilmente. Pubblicamente. Vigliaccamente.
Sono un prete che lavora e riesce a dare gioia, pane, speranza a tanta gente bistrattata, ignorata, tenuta ai margini. Un prete che ama la sua Chiesa e il Papa. Un prete che non vuole privilegi e non pretende di far cristiano chi non lo desidera, che mai si è tirato indietro per dare una mano a chi non crede.
Un prete che, prima della Messa della sera, brucia incenso in chiesa per eliminare il fetore sprigionato dalle tonnellate di immondizie accumulate negli anni ai margini della parrocchia in un cosiddetto cdr e che vanno aumentando in questi giorni.
Sono un prete che si arrabbia per le inefficienze dello Stato ai danni dei più deboli e indifesi. Che organizza doposcuola per bambini che la scuola non riesce ad interessare e paga le bollette di luce e gas perché le case dei poveri non si trasformino in tuguri.Sono un prete, non sono un pedofilo.
So che al mondo ci sono uomini che provano interesse per i bambini e, in quanto uomo, vorrei morire dalla vergogna. So che costoro sono molti di più di quanto credono gli ingenui. So anche che poco o nulla finora è stato fatto per tentare di capire e curare codesta maledizione.
Piaga purulenta la pedofilia. Spaventosa. Crudele. Vergognosa. Tra coloro che si sono macchiati di codesto delitto ci sono padri, zii, nonni, professionisti, operai, giovani, vecchi e anche preti.
Giovedì sera, trasmissione Annozero di Michele Santoro. Tantissimi italiani guardano il programma. Si discute di Silvio Berlusconi. Alla fine esce, come al solito, il signor Vauro con le sue vignette che dovrebbero far ridere tutti e invece, spesso, mortificano e uccidono nell’animo tanti innocenti. Ma non si deve dire. È politicamente scorretto. È la satira. Il nuovo idolo davanti al quale inchinarsi. La satira, cioè il diritto dato ad alcuni di dire, offendere, infangare, calunniare gli altri senza correre rischi di alcun genere. Una vignetta rappresenta il Santo Padre che parlando di Berlusconi dice: «Se a lui piacciono tanto le minorenni, può sempre farsi prete». Gli altri, compreso Michele Santoro, ridono. Che cosa ci sia da ridere non riesco a capirlo. Ma loro sono fatti così, e ridono. Ridono di un dramma atroce e di innocenti violentati. Ridono di me e dei miei confratelli sparsi per il mondo impegnati a portare la croce con chi da solo non ce la fa. Ridono sapendo che tanta gente davanti alla televisione in quel momento si sente offesa in ciò che ha di più caro e soffre. Soffre per il Santo Padre offeso e perché la menzogna, che non vuol morire, ancora riesce a trionfare. Per bastonare Berlusconi, si fa ricorso alla calunnia. E gli altri ridono.
Vado a letto deluso e amareggiato, sempre più convinto che con la calunnia e la menzogna – decrepite come la befana o come le invenzioni di qualche battutista e di qualche sussiegoso giornalista-presentatore televisivo – non si potrà mai costruire niente di nuovo e stabile. E il giorno dopo scopro che alla Rai, finalmente, stavolta qualcuno s’è indignato. Spero solo che adesso Vauro e Santoro e qualcun altro che non sto a ricordare non facciano, loro, le vittime. E che in Italia ci sia più di qualcuno che comincia a farsi avanti e, senza ridere, dice chiaro e tondo che non si può continuare a infangare impunemente quegli onesti cittadini dell’Italia e del mondo che sono i preti.
Maurizio Patriciello
domenica 23 gennaio 2011
Venerabile Benedetta Bianchi Porro
Dovadola, Forlì, 8 agosto 1936 - 23 gennaio 1964
Appena nata s’ammala di poliomielite. Nell’ottobre del ‘53 si trasferisce a Milano per frequentare l’università: sceglie Medicina. È convinta che la sua vocazione sia quella di dedicarsi agli altri come medico, ma la malattia avanza inesorabilmente. Una lunga via crucis di interventi chirurgici, fino alla diagnosi che lei stessa formulerà per prima: neurofibromatosi diffusa o morbo di Recklinghausen. Un morbo rarissimo che la priva della vista e dell’udito, del gusto e dell’odorato immobilizzandola in un letto. La sua cameretta diventa un crocevia di vite e il suo letto un altare attorno al quale si crea uno straordinario cenacolo d’amore. Benedetta si spegne a soli 27 anni, il 23 gennaio 1964. La Chiesa l’ha dichiarata Venerabile con Decreto del dicembre 1993.
Tolto da QUI
"Ero andato mendicando di uscio in uscio lungo il sentiero del villaggio, quando, nella lontananza, apparve il tuo aureo cocchio come un segno meraviglioso; io mi domandai: Chi sarà questo Re di tutti i re?
Tolto da QUITolto da QUI
"Ero andato mendicando di uscio in uscio lungo il sentiero del villaggio, quando, nella lontananza, apparve il tuo aureo cocchio come un segno meraviglioso; io mi domandai: Chi sarà questo Re di tutti i re?
Crebbero le mie speranze e pensai che i miei giorni tristi sarebbero finiti; stetti ad attendere che l’elemosina mi fosse data senza che la chiedessi, e che le ricchezze venissero sparse ovunque nella polvere.
Il cocchio mi si fermò accanto. Il tuo sguardo cadde su di me e scendesti con un sorriso. Sentivo che era giunto alfine il momento supremo della mia vita. Ma Tu, ad un tratto, mi stendesti la mano dritta dicendomi: - Cosa hai da darmi?- Ah!, qual gesto regale fu quello di stendere la tua palma per chiedere a un povero! Confuso ed esitante tirai fuori lentamente dalla mia bisaccia un chicco di grano e te lo diedi.
Ma qual non fu la mia sorpresa quando, sul finir del giorno, vuotai per terra la mia bisaccia e trovai nello scarso mucchietto un granellino d’oro!
Piansi amaramente di non aver avuto il cuore di darti tutto quello che possedevo".(Rabindranath Tagore)
Crebbero le mie speranze e pensai che i miei giorni tristi sarebbero finiti; stetti ad attendere che l’elemosina mi fosse data senza che la chiedessi, e che le ricchezze venissero sparse ovunque nella polvere.
Il cocchio mi si fermò accanto. Il tuo sguardo cadde su di me e scendesti con un sorriso. Sentivo che era giunto alfine il momento supremo della mia vita. Ma Tu, ad un tratto, mi stendesti la mano dritta dicendomi: - Cosa hai da darmi?- Ah!, qual gesto regale fu quello di stendere la tua palma per chiedere a un povero! Confuso ed esitante tirai fuori lentamente dalla mia bisaccia un chicco di grano e te lo diedi.
Ma qual non fu la mia sorpresa quando, sul finir del giorno, vuotai per terra la mia bisaccia e trovai nello scarso mucchietto un granellino d’oro!
Piansi amaramente di non aver avuto il cuore di darti tutto quello che possedevo".
Il cocchio mi si fermò accanto. Il tuo sguardo cadde su di me e scendesti con un sorriso. Sentivo che era giunto alfine il momento supremo della mia vita. Ma Tu, ad un tratto, mi stendesti la mano dritta dicendomi: - Cosa hai da darmi?- Ah!, qual gesto regale fu quello di stendere la tua palma per chiedere a un povero! Confuso ed esitante tirai fuori lentamente dalla mia bisaccia un chicco di grano e te lo diedi.
Ma qual non fu la mia sorpresa quando, sul finir del giorno, vuotai per terra la mia bisaccia e trovai nello scarso mucchietto un granellino d’oro!
Piansi amaramente di non aver avuto il cuore di darti tutto quello che possedevo".
(Rabindranath Tagore)
sabato 22 gennaio 2011
W il Papa (che differenza con i moralisti a convenienza)!!!
Papa: coscienza non significa fare da se stessi la propria morale, ma cercare la verità...>
“Le nuove sfide che si affacciano all’orizzonte esigono che Dio e uomo tornino ad incontrarsi, che la società e le Istituzioni pubbliche ritrovino la loro "anima", le loro radici spirituali e morali, per dare nuova consistenza ai valori etici e giuridici di riferimento e quindi all’azione pratica. La fede cristiana e la Chiesa non cessano mai di offrire il proprio contributo alla promozione del bene comune e di un progresso autenticamente umano”.
“Le nuove sfide che si affacciano all’orizzonte esigono che Dio e uomo tornino ad incontrarsi, che la società e le Istituzioni pubbliche ritrovino la loro "anima", le loro radici spirituali e morali, per dare nuova consistenza ai valori etici e giuridici di riferimento e quindi all’azione pratica. La fede cristiana e la Chiesa non cessano mai di offrire il proprio contributo alla promozione del bene comune e di un progresso autenticamente umano”.
venerdì 21 gennaio 2011
SANT' AGNESE Vergine e Martire
"Quanto è detestabile questa barbarie, che non ha saputo risparmiare neppure un'età così tenera! Ma certo assai più grande fu la forza della fede, che ha trovato testimonianza in una vita ancora all'inizio. Un corpo così minuscolo poteva forse offrire spazio ai colpi della spada? Eppure colei che sembrava inaccessibile al ferro, ebbe tanta forza da vincere il ferro. Le fanciulle, sue coetanee, tremano anche allo sguardo severo dei genitori ed escono in pianti e urla per piccole punture, come se avessero ricevuto chissà quali ferite. Agnese invece rimane impavida fra le mani del carnefici, tinte del suo sangue."
Dal Trattato «Sulle vergini» di sant'Ambrogio, vescovo
Non ancora capace di soffrire e già matura per la vittoria...>
Dal Trattato «Sulle vergini» di sant'Ambrogio, vescovo
Non ancora capace di soffrire e già matura per la vittoria...>
giovedì 20 gennaio 2011
Santa Eustochia (Smeralda) Calafato di Messina
Smeralda di nome e di fatto.
La “santa in piedi” come la chiamava Giovanni Paolo II...>
Bibliotheca Sanctorum
La “santa in piedi” come la chiamava Giovanni Paolo II...>
Bibliotheca Sanctorum
BUONISMO: IL CANCRO DELLA VOLONTA'
Essere accondiscendenti e sorridenti con tutti porta alla catastrofe; l'uomo retto, al contrario, ama la verità senza compromessi...>
Sì, senza usarla come arma sulla testa altrui...
Quando impareremo a fare agli altri quello che vorremmo fosse fatto a noi???
Non ne faccio un problema di modo ma di intenzione!!! Usata per amore o contro gli altri...???
Qui solo Dio vede. Ciascuno può aggiustare sé stesso e possiamo spronarci a vicenda, ben sapendo che ci chiederà conto dei nostri peccati e non di quelli degli altri!!!
« Dio non vuole che alcuna anima perisca; usa pazienza affinché tutti abbiano modo si pentirsi »
Sì, senza usarla come arma sulla testa altrui...
Quando impareremo a fare agli altri quello che vorremmo fosse fatto a noi???
Non ne faccio un problema di modo ma di intenzione!!! Usata per amore o contro gli altri...???
Qui solo Dio vede. Ciascuno può aggiustare sé stesso e possiamo spronarci a vicenda, ben sapendo che ci chiederà conto dei nostri peccati e non di quelli degli altri!!!
« Dio non vuole che alcuna anima perisca; usa pazienza affinché tutti abbiano modo si pentirsi »
mercoledì 19 gennaio 2011
“Tiananmen quotidiana”
L’intervento di Chai Ling, leader di Tiananmen divenuta cristiana, chiede al mondo di impegnarsi contro il massacro dei neonati...>
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martedì 18 gennaio 2011
“Andate in tutto il mondo! Andate ad annunciare il Vangelo”
Intervista all’iniziatore del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, dopo l’incontro di ieri con il Papa in Vaticano...>
lunedì 17 gennaio 2011
Partecipi dell'ansia di salvezza di Gesù
...così il Papa inviando in missione 200 famiglie del Cammino Neocatecumenale...>
La Beata Vergine Maria, che ha ispirato il vostro Cammino e che vi ha dato la famiglia di Nazareth come modello delle vostre comunità, vi conceda di vivere la vostra fede in umiltà, semplicità e lode, interceda per tutti voi e vi accompagni nella vostra missione. Vi sostenga anche la mia Benedizione, che di cuore imparto a voi e a tutti i membri del Cammino neocatecumenale sparsi nel mondo. (BXVI)
...
D. – Gianni e Marzia, della parrocchia di Aprilia, Maria Madre della Chiesa, partono per Taiwan, possiamo dire dall’altra parte del mondo. Con che spirito partite con i vostri cinque figli?
R. – (Gianni) Grati al Signore per le opere che ha fatto nella nostra vita e nel nostro matrimonio: una gratitudine enorme al Signore … (Marzia) Anche per me è la stessa cosa: il Signore mi ha perdonato tanti peccati ed io non posso far altro che dargli questo e questo è proprio lo spirito con il quale parto.
D. – Avete timori per i vostri figli che arriveranno in una cultura completamente diversa?
R. – (Marzia) Tantissimi, ma sappiamo che il Signore provvederà anche a questo.
...
Grazie Gianni e Marzia per essere passati da noi, che Dio vi benedica!!!
La Beata Vergine Maria, che ha ispirato il vostro Cammino e che vi ha dato la famiglia di Nazareth come modello delle vostre comunità, vi conceda di vivere la vostra fede in umiltà, semplicità e lode, interceda per tutti voi e vi accompagni nella vostra missione. Vi sostenga anche la mia Benedizione, che di cuore imparto a voi e a tutti i membri del Cammino neocatecumenale sparsi nel mondo. (BXVI)
...
D. – Gianni e Marzia, della parrocchia di Aprilia, Maria Madre della Chiesa, partono per Taiwan, possiamo dire dall’altra parte del mondo. Con che spirito partite con i vostri cinque figli?
R. – (Gianni) Grati al Signore per le opere che ha fatto nella nostra vita e nel nostro matrimonio: una gratitudine enorme al Signore … (Marzia) Anche per me è la stessa cosa: il Signore mi ha perdonato tanti peccati ed io non posso far altro che dargli questo e questo è proprio lo spirito con il quale parto.
D. – Avete timori per i vostri figli che arriveranno in una cultura completamente diversa?
R. – (Marzia) Tantissimi, ma sappiamo che il Signore provvederà anche a questo.
...
Grazie Gianni e Marzia per essere passati da noi, che Dio vi benedica!!!
Da varie |
Ho visto con i miei occhi che chi si lascia umiliare, viene esaltato da Dio.
Grazie Buon Pastore che ci difendi dai lupi!
Lunedì 17 gennaio, alle ore 12, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre riceverà in udienza gli Iniziatori del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, Carmen Hernández, insieme al Padre Mario Pezzi, accompagnati dalle équipes itineranti responsabili del Cammino in più di 120 Nazioni. Saranno presenti anche i 78 Rettori dei Seminari Redemptoris Mater, numerosi presbiteri e seminaristi, famiglie in missione, 'missio ad gentes', 'communitates in missionem' , e i catechisti di Roma e Lazio.
Lunedì 17 gennaio, alle ore 12, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre riceverà in udienza gli Iniziatori del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, Carmen Hernández, insieme al Padre Mario Pezzi, accompagnati dalle équipes itineranti responsabili del Cammino in più di 120 Nazioni. Saranno presenti anche i 78 Rettori dei Seminari Redemptoris Mater, numerosi presbiteri e seminaristi, famiglie in missione, 'missio ad gentes', 'communitates in missionem' , e i catechisti di Roma e Lazio.
Nel corso dell'udienza il Papa invierà 230 nuove famiglie in missione in 46 Nazioni dei 5 Continenti, che si aggiungono alle oltre 600 già inviate negli anni scorsi da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI. Inoltre inaugurerà tredici nuove 'missio ad gentes' in Europa (Germania, Austria, Macedonia, Francia, Ucraina, Svezia, Ungheria) e Sud America (Venezuela), che si aggiungono alle altre 30 'missio ad gentes' già inviate precedentemente. Ciascuna di queste 'missio ad gentes' è costituita da un presbitero, accompagnato da tre/quattro famiglie numerose che, su richiesta di un Vescovo, riceve un mandato per evangelizzare zone scristianizzate o pagane, con la missione, come dice il Signore, di fare presente una comunità cristiana dove 'siano perfettamente uno perché il mondo creda'. Giovanni Paolo II nel 1985, al VI Simposio dei Vescovi Europei disse che per rispondere alla secolarizzazione dell'Europa era necessario ritornare al 'primissimo modello apostolico'. Così queste 'missio ad gentes', ad imitazione del 'primissimo modello apostolico', si riuniscono nelle case in mezzo ai non-battezzati. Dopo 4 anni si può constatare come si stanno avvicinando molti lontani e pagani che mai sarebbero entrati in una chiesa.
In questi giorni la Congregazione per la Dottrina della Fede ha comunicato al Pontificio Consiglio per i Laici che, 'a seguito di un attento studio dottrinale in materia', le catechesi del Cammino, utilizzate dalle équipes dei catechisti, divengono ora 'Direttorio catechetico del Cammino neocatecumenale', perché 'non rappresentano più soltanto gli Orientamenti alle Ếquipes di catechisti, essendo stati emendati dalla Congregazione per la dottrina della Fede ed integrati a piè di pagina con varie parti del Catechismo della Chiesa Cattolica'. Il Pontificio Consiglio per i Laici ha reso nota tale approvazione che concede 'sicurezza all'attuazione del Cammino neocatecumenale, segnando la conclusione del suo percorso istituzionale, ed offrendo altresì delle garanzie dottrinali a tutti i Pastori della Chiesa'.
domenica 16 gennaio 2011
sabato 15 gennaio 2011
Karol quest'anno ci aspetta per il più bel 1° maggio della vita!!!
Il Rito di Beatificazione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla) avrà luogo in Vaticano, il 1° maggio 2011, II Domenica di Pasqua, della Divina Misericordia, presieduto dal Sommo Pontefice Benedetto XVI
giovedì 13 gennaio 2011
mercoledì 12 gennaio 2011
lunedì 10 gennaio 2011
Papa: la libertà religiosa aggredita da terrorismo ed emarginazione
BXVI da asianews: "non si può creare una sorta di scala nella gravità dell’intolleranza verso le religioni. Purtroppo, un tale atteggiamento è frequente, e sono precisamente gli atti discriminatori contro i cristiani che sono considerati meno gravi, meno degni di attenzione da parte dei governi e dell’opinione pubblica."
sabato 8 gennaio 2011
Garibaldi: un mito da ridimensionare
Sembra che chi combatte il cristianesimo abbia bisogno di ritornare alla mitologia...>
Per l'ironia preferisco Gilbert K. C.
Di getto vorrei appellarlo "gran presuntuoso ignorante, saccente e sbruffone" ma lo definisco semplicemente un censore severo di ciò che non comprende!
Se c'è qualcosa di peggio dell'odierno indebolirsi dei grandi principi morali, è l'odierno irrigidirsi dei piccoli principi morali. (Gilbert Keith Chesterton)
A meno che non si voglia intenzionalmente impedire ad una cosa di essere preziosa, non si può impedire che per essa valga la pena di combattere. (G. K. Chesterton - Eretici)
Se c'è qualcosa di peggio dell'odierno indebolirsi dei grandi principi morali, è l'odierno irrigidirsi dei piccoli principi morali. (Gilbert Keith Chesterton)
A meno che non si voglia intenzionalmente impedire ad una cosa di essere preziosa, non si può impedire che per essa valga la pena di combattere. (G. K. Chesterton - Eretici)
venerdì 7 gennaio 2011
giovedì 6 gennaio 2011
O Dio donaci occhi per vedere!
« Prostratisi lo adorarono »
Non c'è grandezza materiale, ma soltanto un presepio, una stalla, una madre priva di tutto, perché tu possa vedere più chiaramente la sapienza dei magi, perché tu possa capire che essi sono venuti non verso un uomo, ma verso un Dio, loro
benefattore. (Giovanni Crisostomo)
“Erode è un personaggio che non ci è simpatico e che istintivamente giudichiamo in modo negativo per la sua brutalità. Ma dovremmo chiederci: forse c’è qualcosa di Erode anche in noi? Forse anche noi, a volte, vediamo Dio come una sorta di rivale? Forse anche noi siamo ciechi davanti ai suoi segni, sordi alle sue parole, perché pensiamo che ponga limiti alla nostra vita e non ci permetta di disporre dell’esistenza a nostro piacimento?”. BXVI
L'inesauribile fantasia di Dio...>
...ed il solito refrain di uomini che si credono più intelligenti degli altri...>
«Il colpo peggiore mai subito dall’umanità è il cristianesimo.(...) Attraverso il cristianesimo il mondo è stato riempito con una consapevole menzogna nelle questioni di religione»
Un Ateo Razionalista dell'Uaar ? No un Nazista d.o.c.
( Commento di Annarosa Rossetto )
Calze e befana
I bambini sono grati alla Befana che mette nelle loro calze doni di giocattoli e dolci. Posso io non essere grato a Dio che mi ha messo nelle calze il dono di due meravigliose gambe? (Gilbert Keith Chesterton)
mercoledì 5 gennaio 2011
martedì 4 gennaio 2011
lunedì 3 gennaio 2011
domenica 2 gennaio 2011
Se un membro soffre, soffriamo tutti.
Papa: Gli attentati in Egitto e in Iraq sono un’offesa a Dio e all’umanità
Benedetto esprime il suo dolore per l’uccisione dei fedeli copti ad Alessandria d’Egitto e per le bombe contro le case dei cristiani a Baghdad. Una “strategia di violenze che ha di mira i cristiani”. Il papa chiede che la risposta dei cristiani sia non violenta. Un messaggio per la Chiesa spagnola radunata a Madrid per “La famiglia cristiana, speranza per l’Europa”.
(AsiaNews)
Dio è tenerezza: i figli di Dio hanno la sua stessa natura e non possono che amare. Siamo la famiglia di Dio, impariamo a vivere da fratelli.
Benedetto esprime il suo dolore per l’uccisione dei fedeli copti ad Alessandria d’Egitto e per le bombe contro le case dei cristiani a Baghdad. Una “strategia di violenze che ha di mira i cristiani”. Il papa chiede che la risposta dei cristiani sia non violenta. Un messaggio per la Chiesa spagnola radunata a Madrid per “La famiglia cristiana, speranza per l’Europa”.
(AsiaNews)
Dio è tenerezza: i figli di Dio hanno la sua stessa natura e non possono che amare. Siamo la famiglia di Dio, impariamo a vivere da fratelli.
sabato 1 gennaio 2011
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