martedì 5 ottobre 2010

La visita del Papa a Palermo: alcune ovvietà per chi pensa solo ai soldi.

pubblicata da Sergio Guttilla il giorno martedì 21 settembre 2010 alle ore 13.06 su Facebook
Quando il moralismo si unisce al materialismo è davvero la fine.
Le polemiche sulle spese della visita del Santo Padre a Palermo fanno, al solito, più rumore dell'evidente desiderio di migliaia di siciliani cattolici che vedono nella presenza di Benedetto XVI in occasione dell'anniversario dell'uccisione di Padre Pino Puglisi un segnale forte per tutta la Sicilia.

Ma invece di parlare del Sacerdote (cattolico...) che ha dato la vita per la dignità degli abitanti di Brancaccio si sente parlare solo di "soldi".
E parliamo di soldi.

E' strano vedere come molti pensino che i contribuenti  cattolici non abbiano la stessa dignità di tutti gli altri. Di certo la riunione degli evangelici, o la parata del Gay Pride, o la festa di capodanno al politeama non vede la partecipazione di centinaia di migliaia di persone. E certe volte, giustamente, per quattro gatti si chiude una città, si danno contributi, si pagano "star", palchi e amplificazioni.

Mi sembra ovvio (ma forse per qualcuno non lo è) che la visita del Papa costi molto perchè sono molte le persone che parteciperanno. Con 2.500.000 euro per 300.000 persone (è il minimo delle presenze previste) regione, provincia e comune spendono praticamente 8 euro a partecipante. Non considerando il fatto che molti siciliani non potranno partecipare ma sono ben lieti di vedere (e di pagare) la visita del Papa a palermo: a quel punto arriviamo a 2 euro a persona.

Quindi le istituzioni stanno rispondendo ad un bisogno di gente che paga le tasse.

Ma visto che dobbiamo parlare di soldi e mettere da parte Padre Pino Puglisi, ricordiamoci che 300.000 persone in una città sono un'esplosione di ricchezza: trasporti, ristoranti, bar, ecc, si troveranno ad aumentare gli introiti in maniera esponenziale.

Detto questo, credo che Regione, Provincia e Comune al solito non spenderanno i soldi giusti per una manifestazione del genere. Al solito c'è chi si fregherà qualcosa, chi favorirà l'uno o l'altro. Ma questi sono problemi nostri che riguardano il nostro voto. E il Papa non c'entra. Anzi c'entra.

Perchè con la sua presenza rilancerà non solo in sicilia, ma in tutto il mondo, l'eroicità di Padre Pino Puglisi e la sua lotta contro la mafia e la cultura della morte.  Concetto che i siciliani dovrebbero imparare quando vanno alle urne. Ma a quanto pare siamo intrisi di quella mafia che, come diceva Padre Puglisi, è quella condizione mentale che ci induce a pensare che lo scopo di tutto sia il "potere" e.... (guarda un pò)... i "soldi".