martedì 25 novembre 2008

so che tutto questo ha un senso che ancora non so

Non sono triste, sono debole. Nelle mie vicissitudini non ho imparato a non soffrire, anzi. Mi ritrovo più fragile e stanca, ma continuo a vantarmene perché sono la prima a stranirmi di quanto questi momenti difficili per me (cooosa vuoi che siiiaaa?) siano i più preziosi di tutta la mia vita. Non preoccupatevi: sono piccoli fastidi, qualcuno mi ha ricordato che ho sopportato cose peggiori...e allora? Il mio istinto è dire BASTA, BASTA, BASTA! Ma "passando per la valle del pianto" ho poi sperimentato che "cambia in sorgente" e che nessuna sofferenza è senza senso, anche se non lo si capisce sempre come avviene nel parto: “La donna quando partorisce è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione, per la gioia che è venuto al mondo un uomo” (Gv 16, 21).
Chi di noi ha potuto contare e misurare le proprie lacrime? Eppure "le mie lacrime nell'otre tuo raccogli" (Sal 56,9) ed è proprio vero che "chi semina nelle lacrime
mieterà con giubilo
" (dal salmo 125).

Dio non esiste: smetti di preoccuparti e goditi la vita!???

"Un grande fautore dell'evoluzionismo ateo ai nostri giorni è l'inglese Richard Dawkins, l'autore del libro "God Delusion", L'illusione di Dio. Egli sta promuovendo una campagna pubblicitaria che si propone di mettere sui bus delle città inglesi la scritta: "Dio, probabilmente, non esiste: smetti di angustiarti e goditi la vita" ("There's probably no God. Now stop worrying and enjoy life"). "Probabilmente": dunque non si esclude del tutto che possa esistere! Ma se Dio non esiste il credente non ha perso quasi niente, se invece esiste il non credente ha perso tutto.

Io mi metto nei panni di un genitore che ha un figlio portatore di handicap, autistico, o gravemente malato, di un immigrato fuggito dalla fame o dagli orrori della guerra, di un operaio rimasto senza lavoro, o di un contadino espulso dal suo campo…Mi domando come reagirebbe a quell'annuncio: "Dio non esiste: smetti di preoccuparti e goditi la vita!".

Lo direste alla madre di Vito?
Questa è una preghiera cantata da chi ha conosciuto il dolore straziante della perdita di un figlio: